Raffaele Mele

La nascita di Benedetta…..

Ciao a tutti! Ci siamo lasciati mentre stavamo per andare al Fatebenfratelli a Roma pre la nascita di Benedetta, quindi proseguo da dove abbiamo interrotto. Siamo scesi in garage e abbiamo preso la macchina, la nostra Peugeot 5008 7 posti, non si sa mai con già 4 figli più io e Paola ecco che ci siamo quasi a riempire i posti. Quindi si prende la macchina, il trolley con tutto l’occorrente per il parto e il dopo parto era già in macchina da almeno un paio di mesi, un veloce controllo se abbiamo tutto e ci avviamo verso l’isola tiberina.

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Seconda Puntata

11 Marzo 2016

Il Tragitto da casa al Fatebenefratelli

Usciti dal garage abbiamo tutti e due le idee chiare, io devo guidare fino all’ospedale e Paola deve partorire. Ho dimenticato di dire una cosa fondamentale, prima di uscire di casa abbiamo telefonato al Primario del reparto di Ginecolgia del Fatebenfratelli……… Facciamo un passo indietro…………..

Visita Ginecologica una settimana prima

Una settimana prima dell’ 11 Marzo, Paola ha fatto una visita ginecologica nello studio del primario del Fatebenefratelli. Lo studio si trova all’Eur, da fuori il palazzo era un po fatiscente ma dentro lo studio era molto rifinito, arredato con gusto e molto minimalista nel design.

Perchè siamo andati a farci visitare da lui? Per cercare di farci seguire nelle fasi finali della gravidanza e del parto per la nascita di Benedetta e anche perchè Paola voleva proprio partorire al Fatebenefratelli, quindi, chi meglio di lui poteva seguirci.

Il prof Herbert Valensise è una persona tranquilla che ispira fiducia, è molto calmo, sembra umile, parla con voce pacata quindi tutto sommato è una persona piacevole che non mette davanti a se l’autorità professionale ma sopratutto si fa accettare prima come essere umano. (Video – intervista su Rai 24 ospite Herbert Valensise)

A fine visita di comune accordo tutti e tre io, Paola e il Professore, visto il precedente parto cesareo di Paola per la nascita di Gabriele, avevamo pensato di programmare un nuovo cesareo per la fine di marzo inizio aprile, anche se a Paola questa cosa non l’aveva mai completamente convinta. Abbiamo lasciato lo studio, rimanendo in attesa della chiamata della segretaria per la data del cesareo, abbiamo pagato e siamo andati via.

Questo era il secondo incontro con Herbert, precedentemente l’avevamo incontrato una sola volta in un ricovero lampo di 3 giorni di Paola a febbraio sempre al Fatebenefratelli.

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Riprendiamo il percorso dalla telefonata al Primario

Quindi dico a Paola “chiama Valensise prima che usciamo” e Paola mi risponde “ma sono le 22.30” e io insisto “prova al volo se risponde bene, altrimenti pazienza”. Paola lo chiama sul telefonino e il Professore risponde…….(poverina con le acque rotte, io insisto pure…). Paola dice al Professore: “Sono Paola ci siamo visti in settimana non so se si ricorda, forse si ricorda di mio figlio Gabriele che faceva un po casino e lei gli ha dato un palloncino, guardi mi si sono rotte le acque, la volevo solo avvisare che sto andando in ospedale” e il Prof risponde: “Vada in ospedale non aspetti molto”.

Durante il tragitto in macchina

Il tragitto è il seguente: Roma Fiumicino, uscita all’altezza Magliana direzione centro, si prosegue dritto fino ad arrivare a V.le Marconi, poi si sale sul Lungo Tevere, si prosegue in direzione Porta Portese e sulla sinistra si trova il Fatebenefratelli. Per chi la conosce è dove si trova “La Trattoria Sora Lella“.

Paola era tranquillissima, io anche più o meno ma spingevo un po sull’acceleratore, vedevo tutti andare a rallentatore e Paola mi diceva “stai calmo, non lo vedi che quella signora è in macchina da sola con 2 bambini, lasciala tranquilla chi sa dove deve arrivare”….. e io “si hai ragione” ma in realtà non vedevo l’ora di arrivare al più presto in ospedale. Correndo un pò, in una ventina di minuti, siamo arrivati in ospedale.

Arriviamo al Pronto Soccorso

Vado dritto al Pronto Soccorso, mentre passo per entrare vedo un posto libero nella piazzetta d’entrata dell’Ospedale dove ci sono una ventina di posti auto disponibili e sono sempre tutti occupati, ho pensato lascio Paola e al volo parcheggio fuori. Per chi conosce l’ospedale sa che al pronto soccorso c’è spazio solo per fare manovra con la macchina e non c’è spazio per parcheggiare. Quindi la guardia giurata mi fa entrare e mi ricorda di uscire subito. Lascio Paola che va all’accettazione e io torno indietro per parcheggiare.

Quando arrivo alla piazzetta che praticamente è attaccata all’ospedale mi accorgo che quell’unico posto libero era un posto riservato ai disabili…… e che tutti i posti che si trovano nella piazzetta sono riservati ai disabili.

E mo che faccio? Paola è al pronto soccorso da sola, io non ho tempo per cercare altri posti anche perchè Paoletta ha bisogno del mio aiuto, ha una pancia grandissima, cammina a fatica e non può fare sforzi. Allora decido di occupare quel posto per disabili, controllo prima quante macchine della fila dove ho parcheggiato hanno il cartellino per disabili e mi accorgo che ce l’hanno tutte tranne una…….. e ho pensato per forza di cose devo parcheggiare qui, cercare un altro parcheggio sarebbe impossibile, mi affido a Dio e parcheggio la macchina.

Il problema di questo ospedale sono i parcheggi, ci sono soltanto 4 posti per donne incinte su un lato del Tevere e 4 sul lato opposto, tutti gli altri parcheggi sono a pagamento con le strisce blu, ma immaginatevi il lungotevere di venerdì sera, non c’era un posto libero nemmeno a pagamento.

Accettazione e Ricovero

Corro all’accettazione dopo circa 10 minuti e Paola era ancora li ferma davanti al bancone, c’era una sola operatrice che prendeva le generalità per il ricovero ed era impegnata al telefono che cercava di risolvere un problema. Vicino a Paola c’era una signora bionda originaria dell’EST che sorridendo ci diceva che lei aspettava da più di 20 minuti e io la guardavo come per dire signora non c’è tanto da ridere……

Per fortuna poco dopo arriva un ragazzo e in 5 minuti prende le generalità di Paola e le fa la scheda, indirizzandola all’ambulatorio di Ginecologia. Fuori ci sono un paio di ragazze già alla 41ma settimana quindi in procinto di partorire, mi sembra di capire che non ci sono molti posti disponibili per il ricovero, se non ci ricoverano come quando è nato Gabriele è possibile che ci trasferiscano in un ospedale che ha più posti disponibili. Speriamo di No.

Paola bussa alla porta dell’ambulatorio di Ginecologia, si apre la porta, apre una ragazza bionda con gli occhiali che avrà tra i 35 e i 38 anni, Paola le consegna il foglio che le hanno dato all’accettazione, lei lo prende, lo studia per qualche secondo e richiude la porta.

Inizia l’attesa, dopo qualche minuto la porta si riapre, la ragazza chiama Paola che entra e inizia la visita. Io nel mentre ero seduto fuori, ascoltavo la musica con le cuffiette e mi stava venendo sonno, erano le 23 circa anche qualcosa di più e la stanchezza iniziava a salire.

la nascita di benedetta

L’ostetrica le spiega che con il sacco rotto e le acque che sta perdendo non la possono trasferire ma il problema è che non hanno neanche una stanza e l’unica possibilità è il ricovero in barella, nell’ultima barella rimasta. Ma prima di confermare il ricovero, l’ostetrica fa un’ultima domanda a Paola, una domanda chiave per il ricovero nella struttura :

Ostetrica: “Signora chi l’ha seguita in gravidanza??????”

Silenzio per 5 secondi, poi a una Domanda Chiave si risponde con una Parola Chiave

Paola: “Ci ha seguito il Professor Valensise, l’abbiamo anche chiamato poco fa e ci ha detto di venire in Ospedale!!!!!!”

Ostetrica: “AHH bene, perchè sa, ci sono pochi posti disponibili ma adesso chiamiamo il professore che questa sera è qui di guardia e vediamo se riusciamo a trovarle un posto”.

Allora, Valensise l’abbiamo visto 2 volte in tutto e sentito per telefono per circa 3 minuti e questo ha cambiato l’andamento del ricovero di Paola. Tra le altre cose, Dio ha voluto che lui fosse di guardia quella notte. Quando siamo partiti da casa abbiamo ragionato anche su questo io e Paola e ci siamo detti, ma ti pare che il primario è in turno questa sera, chissà dove si troverà, dappertutto ma non in ospedale, tra l’altro oggi è anche venerdì sera, quindi sarà andato a casa di sicuro, tornerà a lavoro dopo il week end.

Il Prof. per telefono non ci aveva nemmeno detto che si trovava in ospedale, ci ha soltanto detto “andate in ospedale”. Ma Dio ha voluto che si trovava in turno di notte e quella notte era la nostra notte, anzi la notte di Bennina.

Un Appunto:

Mentre aspettavo fuori, ho notato che l’ambulatorio di Ginecologia è attaccato alla sala RX e fuori al reparto di ginecologia per lo più ci sono donne in stato interessante.

Siamo sicuri che il luogo più giusto dove mettere la sala Raggi X era vicino all’ambulatorio di Ginecologia? Non c’è bisogno di uno scienziato per capire, io credo, che poteva essere messo in un posto più adeguato.

Torna Paola e mi dice “stanno contattando Valensise per capire se c’è posto, speriamo bene”……. Io rispondo “non speriamo, preghiamo”. Torna l’Ostetrica e ci dice “Signora Paola la ricoveriamo in barella è l’unica possibilità se per lei va bene. Il Prof. è d’accordo, verifico soltanto se la testa della bambina è in posizione e poi la ricovero e la mando in reparto per prendere posto.

Visita effettuata, la bimba è in posizione, Paola è ricoverata, possiamo salire in reparto.

la nascita di benedetta

Dall’androne alla sala parto con il kit per il Papà

Arriviamo al reparto ma in realtà siamo dirottati da subito alle sale travaglio dove ci sono anche le sale parto adiacenti, con una sala operatoria per i parti cesarei (non so se la sala operatoria è una o più di una, io ne ho intravista una).

Si apre una porta e viene a salutarci……indovinate chi? Ma si è lui, Herbert!! Tranquillissimo, sembriamo amici da una vita, il personale ci guarda come per dire ma questi chi sono???? E’ logico che se il personale vede il Primario che fa il Welcome a 2 persone, quanto meno farà del suo meglio per accogliere queste 2 persone. Io lavoro da più di 20 anni nell’ospitalità e vi garantisco che funziona cosi.

Infatti cosi è stato, erano tutti gentili e cortesi, hanno preparato il letto per Paola, li la chiamano barella ma in verità è un lettino, io ho dovuto indossare il kit da sala parto, camice verde, con mascherina e copri capo, questi ultimi due non li ho messi a dire il vero….ERO RACCOMANDATO!!!

la nascita di benedetta

Paola nonostante tutto stava bene, le contrazioni erano basse e non frequenti. Essendosi rotte le acque se entro 12 ore non avesse partorito con un parto naturale avrebbe dovuto affrontare un altro parto cesareo. L’ho aiutata a sistemarsi nel Box numero 1, si è messa comoda ed è iniziata l’attesa.

Svenimento di Papà Raffaele

Eh si ragazzi, io a Paola gliel’ho detto in partenza: “Ho visto nascere già tre figli Amore Mio, questa volta non so se reggo la “Botta” in sala parto, sono molto più sensibile ad alcune cose speriamo bene”.

Ad un certo punto entra un’infermiera, dalla faccia mi sembrava poco pratica…. e non mi ero sbagliato. Prende il braccio di Paola per inserire un ago canula, io ero li forse anche leggermente stressato in attesa del parto, l’infermiera fa per inserire l’ago con forza, si rompe la vena e deve togliere di corsa l’ago. Prova l’altro braccio e sbaglia di nuovo, prova una terza volta e non va. Alla fine è dovuta venire l’anestesista per inserire un ago canula.

Vedere che bucano le braccia a Paoletta mi ha fatto impressione, ho avuto un mancamento, controllato, mi sono adagiato a terra e subito dopo sono arrivate 4 o 5 infermiere a ridere di me, volevano fotografarmi.

Se questo è l’inizio promette bene……….

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Il Racconto continua verso la nascita di Benedetta

Ragazzi devo dividere in più puntate……….. gli argomenti sono molti e un parto non si racconta in 5 minuti!!!!!!

Nella prossima puntata il Parto di Paola, Il Marito della bionda scappa dalla paura, la Periturale, le Contrazioni, Valensise alle 7.00 lascia l’ospedale……insomma ci sono ancora tante cose da raccontare.

Stay tuned per l’episodio finale…..

Raffaele

Se ancora non l’hai letto leggi il primo episodio » E’ arrivata Benedetta….