Ciao a tutti! Vi ho lasciato qualche giorno ma eccoci qui di nuovo. Oggi vi voglio raccontare un’esperienza che ho condiviso con Paola prima della nascita di Benedetta.
Adesso ti rispondo stai calma………Mi stai per chiedere come sta Benedetta?
Benedetta sta bene, mangia molto, pesa quasi 4kg e ha recuperato tutto il peso perso. Era nata di 3kg 640 ma ha avuto un po d’ittero nei giorni successivi alla nascita quindi è dovuta stare sotto la lampada normale prima e sotto quella intensiva dopo, per un paio di giorni. Comunque nulla di grave, ha avuto un calo fisiologico che successivamente ha recuperato alla grande. Dorme quanto basta e rispetto agli altri due è tranquillissima…….!

Premessa
Adesso torniamo al racconto. Oggi ti voglio raccontare di una mattinata speciale che ho passato insieme a Paoletta al corso in piscina per gestanti. Paola, come anche per le altre gravidanze, prima di partorire, per favorire la circolazione del sangue nelle gambe, per fare movimento (altrimenti con il pancione rischiava un po di impoltronirsi), si è iscritta al corso in acqua per gestanti.
L’istruttrice di questo corso, minutina ma di quelle dinamiche, ha pensato bene di organizzare una giornata combinata tra gestanti e futuri papà, per vivere un’esperienza di coppia in acqua……..
L’invito alla lezione per Gestanti
Nel periodo di gravidanza di Paola, quando arriviamo verso la fine, io divento più protettivo. E’ sicuramente l’amore e la prudenza che mi spinge a essere cosi e quindi metto dei paletti per paura che possa succedere qualcosa al Mio Amore e alla futura nascitura. Quindi Paola doveva andare alla lezione di nuoto e io le ho detto: “Amo co sta panza do vai, non poi mica guidà? Se te succede qualcosa? SE TE SENTI MALE? SE TE VENGONO ADDOSSO? SE QUALCUNO TE FERMA? E SE DOPO………..” e vado avanti cosi almeno dieci minuti…..
Paola mi tranquillizza e mi dice: “Ma dai Ra, ma che deve succede……mo non fa l’esagerato….” e io ricomincio da capo con tutte le possibilità e combinazioni possibili. Fino a quando non sparo una sentenza: “Amo allora non ce vai, fammi un piacere, altrimenti me fai sta con l’ansia tutto il tempo, te prego”.
Paola replica: “A Ra, me serve, ce devo andà senno non me movo più, sto sempre seduta sul divano o sul letto, a cammina non cammino mai, almeno li me movo”…
E quindi io vedendo la situazione mi metto a disposizione…..”Allora facciamo una cosa visto che io questo periodo sto a casa, ti porto io, cosi sto tranquillo e tu vai in piscina.”
Andiamo in piscina, Paola sta per iniziare la lezione e poco prima d’iniziare vedo dall’altra parte della piscina una ragazza che camminava bordo bordo e si dirigeva verso la zona dove io mi ero sistemato per vedere la lezione insieme a Gabry…. Non mi ero sbagliato stava venendo verso di noi.
Si avvicina, occhi azzurri, piccolina, fisico minutino ma sodo, sorriso a 52 denti bianchi e con la sua vocina mi dice: “Ciao Papà, ti volevo dire una cosa, stiamo organizzando una lezione con le Mamme la prossima settimana, tu ci sarai vero?……………………………….!
Secondi di silenzio….. sorriso finto per prendere tempo, alcuni passaggi mentali obbligati…che costume mi metto, la cuffia fa schifo me la devo mettere? Non ho il fisico, co sta panza non ce faccio una bella figura…….poi prendo coraggio e rispondo “Certo che vengo! Paola me l’aveva anche accennato, certo sto un po fuori forma pero mi fa piacere condividere con voi questa esperienza………….!” L’istruttrice mi risponde: “Non ti preoccupare, è un corso per gestanti, non ci mettiamo a guardare il fisico, l’importante è che vieni, sarà un esperienza importante da condividere con tua moglie”.
Ok va bene mi hai convinto. Anche se sono un pochino perplesso, è vero che è un corso per gestanti ma la gente ce l’ha per vizio di giudicare…..!
La preparazione
Nel mentre passano alcuni giorni e la normale routine va avanti: i bambini a scuola, prepara da mangiare, le lavatrici da fare, la spesa e tutte le altre cose da portare avanti fino ad arrivare quasi a ridosso del tanto atteso incontro e inizia a risuonare nella testa la vocina dell’istruttrice del corso “Allora sei dei nostri….” PAURA!!!
Inizio a preoccuparmi, mi devo attrezzare per nascondermi un po agli occhi dei partecipanti alla lezione….
A ricordarmi della lezione ci pensa anche Paola…..
Paola : Ra ti ricordi che giovedì dobbiamo andare insieme in piscina
Io: Si Amo certo però il giorno prima ricordami che andiamo da Decathlon, mi voglio comprare una Lycra da Surf
Paola: Che ci devi fare con una Lycra, dobbiamo andare al corso delle Panzone!!!!!!
Io: Me la metto cosi non si vede la Panza
Paola: Mo stanno a guarda tutti la Panza a te e poi la Panza ce l’hai anche con la Lycra
Io: Si ma è meglio la panza coperta con la Lycra che scoperta, fidate……
Paola: Vabbè fa come te pare……….
Paola quasi per mettermi a mio agio, mi consente anche di comprare la Lycra, mi conosce…………potrei dare forfait se mi sentissi a disagio ma più che altro mi asseconda perchè ci tiene molto che io partecipi alla lezione.
Il tanto atteso giorno………
I bambini sono andati a scuola e io e Paola rimaniamo da soli e iniziamo a preparare il necessario per andare alla lezione. A me un pochino di ansia mi sale anche se poi so che sarà una bella esperienza da fare, soprattutto perché la sto facendo con Paoletta.
Ci prepariamo,
Io: Pa hai preparato la borsa?
Paola: La sto preparando
Io: Quale hai preso?
Paola: Ne abbiamo una sola, quella della Nike
Io: Nooooo dai, quella è tutta rovinata, che non la vedi, non ci possiamo presentare con quella……!
Paola: A Ra ma chi te vede, mo stanno tutti a guarda a noi, io la uso sempre
Io: Amo dai damme retta, lo sai se te dico una cosa ascoltami, quella non se po vedè
Paola: Vabbe tanto non ascolti mai quello che ti dico
Io: Allora facciamo cosi andiamo da Decathlon per prendere la Lycra e la cuffia e poi alla Nike per comprare una borsa nuova. Poi ci prepariamo e andiamo al corso, che ne pensi?
Paola: ok va bene…………
Quindi si parte direzione Decathlon, ovvero 5 minuti di macchina dietro casa. Prima di arrivare da Decathlon, faccio una deviazione alla Nike che si trova sempre a 5 minuti da casa a Parco da Vinci, vicino a Mediaworld.
Entriamo alla Nike ci guardiamo intorno, inizialmente cercavo visivamente una borsa grandezza media dove mettere il necessario per andare in piscina. Ad occhio non vedo niente e chiedo a Paola ma anche lei mi fa cenno di no. Allora chiedo al commesso: “Buongiorno scusi stavamo cercando una borsa di grandezza media” ………….il commesso ci da le coordinate GPS, si esatto perché erano nascoste in uno scaffale alla destra del negozio e non le avrei mai trovate se non ce le avesse indicate lui……
Troviamo la borsa blu, il mio colore preferito, grandezza media con le tasche giuste per mettere le varie cianfrusaglie, bene l’abbiamo trovata andiamo in cassa. Mentre andiamo verso la cassa, passiamo davanti a uno scaffale dove c’erano delle borse da donna sempre grandezza media, guardo Paola ed è fatta, prendiamo anche questa rosa! Paola mi fa: “Ma no dai adesso addirittura due borse ma che ci facciamo” e io rispondo “non ti preoccupare che tanto ci serviranno sempre, tra noi due e i figli, vedrai che servono……Prendiamole……” e Paola: “E vabbè tanto decidi sempre tu!!!!!!”
Prese le borse si va da Decathlon. Te la riassumo un po: entriamo e andiamo in cerca della Lycra.
Primo giro, da soli senza chiedere….si rinnova la domanda di Paola: “ma a che serve? dobbiamo andare al corso delle Panzone mica dobbiamo andare a Tenerife a fare Surf……..” e io: “Non ti preoccupare ci penso io”……
Secondo giro, chiediamo al commesso che ci risponde che al momento non erano disponibili le Lycre, sarebbero arrivate più avanti……
Piuuuuu Avantiiii? E mo che me metto?????
Panico………….. sguardo verso terra, minuti di silenzio
Bisogna trovare un piano B, allora cerchiamo una maglietta, proviamo quelle sportive da calciatore….
Paola mi dice: “Ma sono di cotone come fai a mettertela?? Si bagna e non riesci a fare niente in acqua….
Ok allora troviamo un’alternativa……poi ci rifletto e dico va bene dai non fa niente e un po demoralizzato lascio stare.
Scegliamo la cuffia tra tanti modelli, diversi, colorati con disegni e altri tipi ma ne scelgo una blu semplice.
Finiti gli acquisti si torna a casa, prepariamo le borse con le relative attrezzature, costumi, cambi dopo piscina e si parte.
Finalmente l’incontro in piscina…….Ciak si Nuota!
Arriviamo alla piscina comunale di Fiumicino, un ambiente semplice, familiare. C’è un salottino antistante l’entrata della piscina, con un desk d’accoglienza e una ragazza che ci accoglie. Ci salutiamo, la ragazza al desk mi fa una tessera valida per un’entrata, Paola è già tesserata quindi ci mettiamo il copri scarpa che ci ha dato in dotazione la ragazza e si entra. Ci dirigiamo ognuno al proprio spogliatoio, Maschile e Femminile, e ci diamo appuntamento alla porta d’entrata della piscina.
Entro nello spogliatoio, come in ogni posto dove non conosci nessuno, quando entri il silenzio assoluto. Mi accomodo sulla panchina, appoggio la mia nuova borsa scintillante e inizio a cambiarmi. Mi metto il mio bel costumino verde, non ho la Lycra quindi ho pensato di mettermi una polo a maniche corte fino all’ingresso in acqua per mascherare, poi poco prima di entrare me la tolgo………sono pronto, mi metto le infradito, prendo la cuffia, l’asciugamano grande da spiaggia ed esco.
Nel frattempo nello spogliatoio arrivano altri due papà che parteciperanno alla giornata della “Panzone”, mi rincuora il fatto che non sarò da solo. Ma c’è un problema….il primo che entra, non particolarmente alto un po gobbo ma comunque dal fisico asciutto, l’altro il classico ragazzo sulla trentina alto almeno un metro e novanta sicuramente era un nuotatore e ricordava molto Ian Thorpe dei primi anni, si vedeva che era allenato. Insomma l’unico con la panza ero io!!
Varco la soglia dello spogliatoio e mi dirigo verso la piscina. Dopo pochi secondi arriva Paola in costume (da panzona, classico costume intero stile anni 30′ rivisto in un design moderno) e con l’accappatoio. Giusto! Non c’avevo pensato, rientro nello spogliatoio, poso la maglietta e mi metto l’accappatoio anch’io, così fino a bordo piscina sono salvo!
Arriviamo a bordo della corsia riservata alle gestanti, c’è Giulia, l’insegnante, che ci aspetta con un grande sorriso sulla faccia. Ricambiamo il sorriso e la salutiamo e arriviamo al fatidico momento di togliere l’accappatoio. Cerco di fare il disinvolto, mi spoglio e come prevede il regolamento, prima di entrare in acqua, mi dirigo verso le docce. L’acqua è gelata faccio il vago, una doccia veloce e a passo rapido mi dirigo verso la nostra corsia. Afferro la scaletta e entro finalmente in acqua, sono salvo, la pancia è nascosta!
Nel frattempo arrivano le altre coppie, ci presentiamo e siamo tutti pronti per iniziare la lezione. Giulia è entusiasta, non vede l’ora di iniziare e per prima cosa ci spiega il motivo di una lezione così speciale. Ci dice che è importante condividere questi momenti con le nostre mogli e compagne in un momento così particolare. E’ importante perché dà sicurezza alla partoriente che prende fiducia dal futuro papà in un momento delicato.
E’ importante il contatto fisico tra i due in acqua, come anche svolgere un’attività insieme per consolidare ancora di più uno dei momenti più importanti della vita, la nascita di un figlio. Il contatto con l’acqua aiuta la mamma a ritrovare l’equilibrio con se stessa che di solito è mutato nell’arco del periodo della gravidanza e soprattutto l’aiuta a rilassarsi e ad entrare in sintonia con il piccolo nascituro.
Per l’occasione Giulia entra anche in acqua con noi, ci mette subito a nostro agio spiegandoci quali esercizi ci aspettano. Iniziamo con degli esercizi in coppia tipo passeggiate mano nella mano per riscaldarci un pò, poi degli esercizi in gruppo da fermi tutti in cerchio mano nella mano facendo diverse ripetizioni di apertura e chiusura di gambe e braccia per rassodare e riattivare la circolazione.
Io sono molto concentrato sugli esercizi, forse troppo, e parto sparato con la foga di fare bene, stile olimpiadi …

Paola giustamente mi fa notare che è un corso per gestanti e non una gara di nuoto, che mi devo rilassare e non agitarmi per fare mille ripetizioni.
Ogni movimento deve essere fatto con decisione ma senza la foga e l’ansia da prestazione. Ci metto un pò a entrare in quest’ottica e essendo partito sparato, dopo i primi esercizi, mi manca già il fiato! Ma mancano ancora 45 minuti!!! Intanto le ragazze e gli altri futuri papà sono tutti rilassati e sorridenti, si godono il momento e eseguono gli esercizi senza fatica, chiacchierando tra di loro.
La lezione va avanti, io un po fuori forma e fuori allenamento, un po preso dalla situazione, ho già esaurito tutto il fiato a disposizione. Dopo vari esercizi in coppia e in gruppo, cominciamo a nuotare per davvero e lì inizia il vero dramma.
Partono tutti uno dopo l’altro, una, due, tre, quattro vasche di dorso…e ok ce la faccio, uno, due,tre, quattro vasche di rana….ma non era un corso per panzone???Aiuuuutooooooooooo
Una, due, tre, quattro vasche di stile…oddio…prendo la tavoletta anch’io come fanno le panzone ma faccio veramente fatica, non ho più fiato, nuoto in apnea, completamente scoordinato, perdo il senso di orientamento e finisco più volte nella fila opposta rallentando anche gli altri.
A ogni vasca cerco di recuperare più fiato possibile, faccio passare avanti qualche panzona ma poi una botta di orgoglio mi assale, non posso sfigurare davanti a un gruppo di panzone tra cui diverse al 7 e 8 mese!! Completamente senza fiato, con il cuore a mille che a momenti ci rimango, finisco l’ultima vasca, mi guardo l’insegnante e prego che sia veramente l’ultima….
Poi sento finalmente le parole tanto attese: “Adesso ragazzi un momento importantissimo da vivere in coppia, il rilassamento. Prendete i tubi per far rilassare le vostre compagne”.
Grazie Gesù mi hai salvato………..!!!!!
Seguendo le istruzioni di Giulia, aiuto Paoletta a mettere un tubo sotto il collo e uno sotto le ginocchia poi la afferro sotto al collo e inizio a farla ruotare un pò a destra un pò a sinistra.
I movimenti devono essere lenti, non riesco ad essere molto delicato ma alla fine Paola riesce comunque a rilassarsi.

Poi un ultimo esercizio, il più emozionante, l’insegnante ci chiede di chiudere gli occhi e di abbracciarci e di rimanere così per qualche minuto.
All’inizio ci viene da sorridere, poi troviamo la posizione e rimaniamo abbracciati per qualche momento.
Metto le mani sulla pancia di Paola ormai all’ottavo mese e penso a noi, alla nostra famiglia, alla nuova arrivata che fra pochissimo arriverà e rimaniamo così, cullati dal movimento dell’acqua, minuti lunghissimi…….

Poi Giulia ci sveglia e ci riporta alla realtà: “Ragazzi la lezione è finita, grazie per aver partecipato”.
Riflessione:
E’ stata una giornata speciale, un’esperienza unica, avere partecipato a una lezione di gestanti con mia moglie incinta di 8 mesi. Mentre facevo gli esercizi, mi affogavo e mi entrava l’acqua nel naso, ringraziavo Dio per la possibilità che mi aveva dato. Perché all’inizio non volevo andare ma, durante lo svolgersi delle attività che facevamo, ho capito veramente l’importanza di condividere una gravidanza con mia moglie. Le precedenti gravidanze per via del lavoro ero stato latitante da questo punto di vista ma questa volta Dio ha voluto che la vivessi anche io. Non tutti i mali vengono per nuocere………!
Grazie Paola ti AMO
Sarà stato un caso ma la sera dopo Benedetta ha rotto le acque e poche ore dopo è nata!! La lezione ha sortito il giusto effetto!!!!!!
Ciao a presto Raffaele e Paola